Genesi del Calcolo Differenziale

TESTATA_ESTERNA_DEFINITIVA

Nel pubblicare questo manualetto, mi sono apprestato ad indicare al lettore di fare molta attenzione nell’accettare “verità” matematiche, che spesso vengono riportate in modo riveduto e corretto, dimenticando o peggio travisandone la genesi e la ratio.

Partendo dall’esempio del Teorema di Pitagora, di cui ho ripescato la vera genesi, stesso percorso conviene fare per ogni ambito del sapere.

Per questa ragione, da ingegnere, ho rintracciato la genesi del calcolo differenziale, di quello infinitesimale e quindi delle derivate parziali, di quello matriciale, della composizione di due vettori con la regola del parallelogramma, del teorema di Carnot, tutte cose riconducibili ad uno strumento di calcolo molto antico, che precede il calcolo differenziale: le serie di potenze, la cui origine è misteriosa.

Come unico principio della conoscenza appare ben chiaro quello della osservabilità attraverso la differenziabilità.

Esso mette in luce la relatività di tutte le osservazioni e di tutte le misure effettuate nei vari sistemi di riferimento, mentre esalta l’esistenza di enti geometrici invarianti rispetto al cambio di base di riferimento.

Il salto per passare dal mondo della geometria a quello della fisica è breve: ci pensò nel 1905 il giovane ventiseienne Albert Einstein con la sua “Relatività Ristretta”.

Ecco la recenzione del volumetto pubblicato:   “Genesi del Calcolo Differenziale”

 

05. Agosto 2014 by renatocappellani
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La TERMODINAMICA in soccorso della POLITICA

Se dell’Economia gli Economisti ne sono gli Amanti, i Professori di economia i Sacerdoti, i Politici i misogeni e ginofobi, gli ingegneri possono esserne le meretrici, perchè conoscono altri mezzi per far funzionare sempre  le cose per mestiere.

Delle tre categorie solo gli Ingegneri possono prendere a prestito settori della matematica o della fisica con la disinvoltura di chi cerca di sfruttare logica e principi fisici per tirare la carretta. Gli altri la tirano in altro modo.

Perchè allora la Termodinamica?

Non a caso Enrico Fermi scrisse per i licei classici e scientifici un libro di Termodinamica!

Iniziamo con le definizioni: T_Occ

 

TS_Occ

 

 

Le definizioni di OCCUPATO, DISOCCUPATO e INOCCUPATO si traggono dalle seguenti leggi: disocc_inoccAmmetto poi la mia incapacità a rintracciare i dati sull’occupazione e disoccupazione dal sito ISTAT. Però Google oggi 29 luglio 2014 fornisce questa pagina :

disocc_google

E’ però di assoluta importanza partire da dati statistici affidabili e, dal confronto di quello che riportano varie testate, essi risultano sconcordanti e quindi inaffidabili.

tortademocrafica

   Per il 2013 si evince che  la  fascia  degli occupati,  (o meglio: “occupabili”) ,

ammonta a:   38.697.060 unità di cui circa il 13% disoccupati pari a 5 milioni di unità.

Le ore perse di lavoro ammontano quindi come ordine di grandezza, diciamo per arrotondare a  40 ore settimanali x 47 settimane = 1880 ore /anno.

Con una paga oraria  media di operaio comune pari a 28 euro lordi di cui 19 euro netti, ogni anno si perdono  19€/h x 1880 h/a = 35.720€/a per ogni unità.

In tutto quindi: 5 milioni di unità x 37.720€/a/u = 178,6 miliardi di euro/anno perduti!

Con questa stima prudenziale, lo Stato Italiano evita di utilizzare una forza-lavoro pari a 178,6 miliardi di euro! Sono esclusi gli oneri assistenziali e previdenziali!

Assurdo vero? E dire che questa enorme forza lavoro sarebbe in grado di eseguire una quantità di lavoro enorme, più che sufficiente a costruire qualche piramide!

E’ questo a cui voglio arrivare: capacità di produrre lavoro inutilizzata.

Lo stato Italiano potrebbe benissimo proporre ai disoccupati l’iscrizione ad un Albo Speciale, tipo chiamata di leva, e impegnare questa enorme risorsa nel consolidamento del territorio, argini dei fiumi, pulizie delle spiagge,  la ricostruzione delle ferrovie,  ecc…, anche a costo zero, con vitto e alloggio assicurati come in un enorme cantiere di costruzioni.

I disoccupati e gli inoccupati riacquisterebbero il valore più sacro sancito dal primo articolo della Carta Costituzionale: la dignità di lavorare, e di non doversi nascondere per la vergogna o cadere in depressione!

La Termodinamica insegna che le pompe di calore o  i turbo-compressori sono macchine che riescono a produrre “lavoro tecnico” che diversamente verrebbe bruciato via.

Se i 5 milioni di disoccupati si facessero lavorare anche gratis, compirebbero “lavoro tecnico” che attualmente è nullo!

Ma queste cose le capì bene il dr. Hjalmar Schacht, di cui ho ampiamente parlato, che nel giro di 2 anni eliminò la disoccupazione in Germania.

Qui da noi, chi può capire questi semplici calcoli termodinamici? Forse solo Franco Battiato, di sicuro dotato di sufficiente modestia intellettuale.

Passiamo allora ad un semplice calcolo termodinamico.

1w =1joule/sec;  = 850 Cal/ora = 3,41 BTU/ora;

In un’ora una potenza di un 1 watt equivale ad un lavoro pari a:

  1W x 3600sec = 3600J =3,6KJ;   –> 50W =3,6×50 = 180KJ ;

     babele  1000 w x 1 ora = 1kW h        –>  50 W x 1 ora= (50/1000) kWh =0,05 kWh ;

 1kWh = 1000w x 3600 sec;         –>   50Wh= 50kWh/1000 = 0,05 kWh ;

Mediamente un uomo normale durante l’attività lavorativa ordinaria produce una potenza media pari a:

 P=50W , ossia un lavoro pari 180 KJ equivalente a 0,05 kWh

 Le ore annuali lavorative sono T = 1880 h;

Il numero di disoccupati è pari ad N = 5.000.000,

ognuno dei quali in un ora comple un lavoro pari ad    L0 = 0,05 kWh

Il lavoro meccanico medio annuale prodotto da un uomo (N=1) è dunque pari a:

L1=L0 x T = 0,05 x 1880 = 94 kWh pro capite

Il lavoro medio prodotto da N=5.000.000 disoccupati è pari a:

L = N x L1 = 5.000.000 x 94 = 470.000.000 kWh 470 MWh = 0,47 Gigawh !

Ora ci si può divertire a fare tutti i paragoni possibili.

Ad esempio, il confronto con i costi di energia elettrica

I costi attuali per la fascia protetta per impianti sino a 3kW di potenza elettrica impegnata, si aggirano a  0,18€ per kWh

quindi la produzione di 470.000.000 kWh  x 0,18€/kWh = 84,6 milioni di euro!

In particolare il paragone si può fare rispetto al lavoro orario medio prodotto da un singolo uomo che è pari a 0,05 kWh col costo di 18 €

L’equivalente energia elettrica costerebbe: 0,05 kWh x 0,18€ per kWh = 0,009€

ossia 100 volte di meno.

E’ chiaro questo calcolo può essere fuorviante, in quanto è ovvio che l’energia chimica sia enormemente più alta di quella fornito dalle bracce umane, ma nel  rapporto 100:1 occorrerebbe inserire i costi dell’inquinamento ambientale, del surriscaldamento planetario, e sopratutto quello delle materie prime importate.

 

29. Luglio 2014 by renatocappellani
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– 3 Genesi della Crisi del debito privato – Lucifero alla riscossa.

Prologo

Faccio qui da uomo della strada, (grazie al cielo dotato degli effetti immunizzanti di un vaccino speciale – acquistabile all’estero o in bibblioteca -) , che, come me, conosce la Matematica, che viaggia e che legge i giornali italiani e stranieri, faccio riflessioni ovvie, ma dimenticate o malcelate dai Divulgatori di Finanza.

I Divulgatori di Finanza, rispetto a quelli di Storia o di Farmaceutica, hanno la prerogativa di prospettare soluzioni personali, o quelle delle Multinazionali Finanziarie, mentre i primi si limitano ad illustrare quelle che la Storia tramanda, o quelle prospettate dalle Multinazionali del Farmaco.

Apparentemente strano appare il fatto che i Divulgatori di Finanza si siano moltiplicati giusto appunto al sorgere sul mercato di strumenti finanziari mortali: in una prima fase come divulgatori, in una seconda fase come curatori.

Il distintivo di D.F. (Divulgatore di Finanza) è stato poi elargito dai segretari di partito a tutti i loro fedelissimi gregari, i quali purtroppo molto spesso, possono aggredire i quadri universitari, corromperne i palinsesti ed ergersi a professori di economia o addirittura economisti, senza conoscere un hamiltoniano, nè una derivata parziale.

Il fatto è che in alcune discipline non occorre essere scienziati ma storici di quella scienza e questo è bene purchè si rispettino le regole della storicità, prima tra tutte il nesso di causalità tra le fonti storiche e le citazioni che si fanno. Questo non vale in Economia, perchè essa purtroppo non è , – in senso stretto – una Scienza, come non lo è del resto la Medicina, ed ognuno può dire e fare quello che vuole.

Strumenti di morte e di schiavitù perpetua

Se è abbastanza facile risalire alla genesi del debito pubblico, perchè ha lontane radici, spesso invisibili, per quella del debito privato, molto più recente, c’è ancora un patto scellerato di complicità tra le istituzioni bancarie e i “divulgatori scientifici di economia e finanza”, a meno che il punto di osservazione di questi ultimi sia posto in un sistema di riferimento molto distante dalla realtà, cosa non improbabile se si parla ex cathedra.

Mi riferisco alle politiche di investimento finanziario adottate dalle banche europee e statunitensi a partire dalla fine del XX° secolo, che hanno escogitato diabolici strumenti di morte, tutt’ora in atto.

Essi fondamentalmente sono due:

– mutuo a tasso variabile contratto in monete forti

– carte di credito revolving.

Voglio scrivere qui, magari con un pò di umorismo,  di cose che io stesso ho provato o ne sono stato diretto testimone. 

Il primo strumento Luciferino serve per attirare le anime pie (sposini ecc.), dagli apparenti benefici iniziali, per poi divorarle ed ucciderle non appena il tasso di interesse si alzi.

Il secondo strumento serve a Lucifero per rendere schiavi in vita le suddette anime pie, non escluse le anime non pie, anzi, inclusi coloro che han venduto l’anima al Diavolo!

Se nel linguaggio medioevale si attribuivano a Lucifero, entità angelica dotata di intelligenza superiore, tutte le malvagità studiate a tavolino, oggi queste facoltà sono attribuibili alle banche, istituzioni vitali come il sistema circolatorio per tenere in vita l’organismo di una società, che promuovono iniziative assolutamente benigne, ma nel contempo ne propongono pure di maligne, altamente allettanti per chi non possegga l’acqua benedetta di S.Ignazio (acqua 2 volte benedetta, di particolari doti miracolose). Le proposte maligne si mescolano ben celate in quelle benigne, per restare occultate. Dietro le banche poi parrebbe che vigilino i soldati di Lucifero, armati di squadra e compasso..

Non deve quindi impressionare che tali prodotti finanziari posseggano la doppia natura maligna – benigna, come del resto tutti gli strumenti delicati, farmaci inclusi. (farmaco=veleno).

Se i farmaci sono somministrati da medici laureati e specializzati, i prodotti bancari sono somministrati direttamente dalle vittime, giacchè vige la tremenda poporzione : il Promotore Finanziario sta a quello farmaceutico come il signor Nessuno sta al Medico Specialista!

-1 Mutui contratti a tasso variabile

Indipendentemente dalla crisi finanziaria prodotta dai titoli tossici (derivati ecc.), per lo più direttamente indirizzati ad Enti pubblici, che li hanno accolti dopo aver commesso il Fatto..,   i mutui-casa a tasso variabile hanno e stanno rovinando milioni di famiglie:

Lucifero ha falcidiato a piene mani in Italia, Spagna,Ungheria, Slovenia, ecc..

Nei paesi EU poi non aderenti all’euro, i mutui contratti in euro sono stati decisamente fulminanti, in quanto, alla svalutazione delle monete locali, è conseguito un aumento relativo di tasso di interesse, contratto rispetto all’euro. Se il cliente non può più pagare il debito, la casa acquistata col mutuo passa alla Banca, ma in tempo di crisi la Banca arriva a possedere migliaia di beni immobili che non riesce a vendere e va in crisi.

Questo fattore ha contribuito a indirizzare la politica privata di investimenti verso altri strumenti, riducendo e contraendo lo sviluppo del mondo imprenditoriale delle costruzioni civili, ivi incluse le speculazioni massicciamente rivolte nei territori delle repubbliche Baltiche (Lettonia in particolare), in cui gli italiani compravano a prezzo sempre crescente i terreni, costruivano case e le vendevano agli stessi italiani o altri europei, compensando i Lettoni del valore aggiunto dei loro terreni. Con la crisi dell’edilizia in quella nazione, la crisi è stata inevitabile ed ora lì i terreni si ricomprano per 4 lire perchè nessuno li vuole).Queste informazioni le ho attinte da prima mano da amici stranieri direttamente colpiti da questo effetto.

2) Carte di credito revolving

Io stesso da anni ne possiedo una, scelta tra come la più “onesta” tra le tante proposte dalle Banche.

Il cliente, con la carta revolving, assume una specie di fido bancario perpetuo, che la banca gli mette a disposizione, e da cui può attingere a volontà, senza commissioni di fido, se la carta di credito si appoggia su un conto corrente affidato, diversamente è il cliente a costituire e definire il fido, con il primo versamento che fa.

Egli può operare uno o più acquisti rateali con questa carta di credito, purchè non si sfori il target di affidamento. Ad ogni pagamento la banca applicherà un interesse a tasso normalmente elevato.

Nell’estratto-conto al cliente verranno commissionati, oltre che le spese fisse bancarie, pure gli interessi, ed egli dovrà a scadenza periodica fissa, versre la quota sufficiente a ricolmare il target iniziale affidato.

Allorquando il cliente non fosse più in grado di pagare, egli fallisce,  ma la Banca si fa carico di tutto il debito contratto dal cliente (per esempio un automobile, un elettrodomestico, un viaggio, ecc..) ed essa va in crisi.

Il trucco diabolico consiste nel rendere schiavo il cliente, che è indotto sempre a comprare, che però resta perpetuamente schiavo del debito prodotto dal revolving.

Il rischio per il cliente è quello di non riuscire più ad uscire da questo meccanismo.

Questo fenomeno ha attanagliato cittadini statunitensi, ma anche i giovani Cinesi, che iniziano a godere del mercato dei consumi sfrenati. (parlo anche qui di esperienze di rette di conoscenti cinesi e americani).

Un ultimo strumento di agonia è presentato dalle Società Assicuratrici che offrono pacchetti integrativi: i cosiddetti piani di pensione alternativa,di cui ometto di parlare.

– Quando una Banca va in crisi.

Se una banca va in crisi, scatena circuiti speciali, come quello dei derivati tossici, cercando di rivalersi su altre vittime (e Istituzioni Pubbliche e Private) attraverso il collante della complicità tra la banca e i vertici delle istituzioni stesse, che fingono di ignorare i rischi di questi investimenti. Non la Storia, ma la Cronaca insegna..! Sino a qualche anno fa, ora non più grazie alle Leggi Europee, le Banche ottenevano aiuti di Stato, atti ad evitare il fallimento. Questo è successo con Ciampi per il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia ecc..

– Cause scatenanti la corsa pazza agli investimenti finanziari

In Italia, verso la fine degli anni ’80, iniziò il processo di deindustrializzazione e di delocalizzazione delle industrie per effetto di politiche suicide prodotte dai governi e con i loro ministeri del Debito Pubblico (alias ministero del Tesoro!) nei confronti della Banca Centrale.

L’inizio della deindustrializzazione e delocalizzazzione ebbe tra l’altro l’effetto di dirottare gli investimenti privati dal mondo dell’economia reale al mondo della finanza, a cui si aggiunse la moda della E-finanza via internet! Tutti si ersero a giocatori in borsa: bastava possedere un pc portatile ed aprire un acconut con la banca e tutti divennero abili giocatori di borsa. Tutti furno presi in giro, a iniziare dalle OPA di molte banche, a seguire i titoli Telecom, per finire con i titoli di Tiscali, con le conseguenti picchiate fulminanti. La gente, spinta dall’euforia del facile guadagno negli investimenti finanziari, prospettati ad ogni piè sospinto pure dagli impiegati agli sportelli bancari, si trasformò in uma massa di strozzini legalizzati suicidi.

A me stesso, nel 1999 un impiegato di una nota Banca propose di investire in titoli di stato argentini, che rendevano quasi il doppio di quelli italiani, e che tutti acquistavano attratti dal lauto guadagno. Alla mia risposta “Chi mi garantisce che l’Argentina non fallisce?” egli platealmente si mise a ghignare suscitando l’ilarità dei presenti nei miei confronti.

Alla fine del 2001 l’Argentina fallì. Ogni volta che vedo in banca quell’impiegato, egli si gira dall’atra parte. Ma la responsabilità non era sua, ma delle politiche governative che produssero lo sfacelo della politica degli investimenti produttivi, indirizzando il mercato verso strumenti di speculazione finanziaria improduttivi, per non dire truffaldini.

Oggi viviamo ancora sulla scia di quei fatti storici.

Amen

29. Luglio 2014 by renatocappellani
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-2 A proposito del dr. Hjalmar Schacht

Voglio parlare di quest’uomo, perchè ritengo sia la chiave per comprendere tante cose. Non intendo, non sono e non posso parlare da economista, hjalmar_schachtma si può essere in grado di fare una ricerca storica nei documenti più accreditati, o quanto meno nelle enciclopedie più serie, tra le quali spicca l’ Encyclopaedia Britannica  quanto meno per evitare di osservare il perenne copia/incolla che caratterizza questa civiltà moderna.Britannica

L’uomo fu descritto in America così:

hjalmar-schacht The gestation of the Bretton Woods conference, as the long-serving US diplomat Dean Acheson put it, “about doubled that of elephants”. It arose in the minds of two men of different temper and background but equal brilliance and arrogance: the British economist John Maynard Keynes and Harry Dexter White of the US Treasury. At their backs, like a ghost, was the German banker who served the Nazis till he fell out with Hitler in 1938: Hjalmar Schacht.” Ma non basta per capire la valenza di quest’uomo, e l’importanza del suo ruolo nella risorsa della Germania.

Magari più utile è leggere la sua autobiografiaautobiografia_Schacht:                                                               e accedere a qualche testo ufficiale accreditato:

politics_german

WAR_ECON_3_Reich

Ho voluto citare apposta la storia del vincitore Encyclopaedia Britannica, nei confronti di un perdente appartenente alla Germania nazista, pur egli non nazista. Inoltre gli Inglesi notoriamente possiedono il dono di scrivere la storia con sufficiente autocritica. Diversamente da noi, potremmo divertirci già a vedere la differenza di comportamento, osservando le varie edizioni dell’Enciclopedia Italiana Treccani:

Edizione 1938: (Il regime fascista omette il licenziamento in tronco voluto da Hitler, o è una pura coincidenza di date tra il licenziamento e l’uscita dell’appendice?)SCHACHT_38

Edizione 1949:

SCHACHT_49

Edizione attuale on-line (2014):

SCHACHT_online

Mi eserciterò adesso io in un “copia/incolla”, però come dico io: l’improbabile lettore dovrà essere messo in grado di capire se quello che riproduco è vero, verosimile o falso.

Hjalmar Schacht, dopo l’attentato ad Hitler, fu deportato in un campo di concentramento. Completamente scagionato al processo di Norimberga, contribuì da economista alla ricostruzione della Germania e istituì una sua banca privata. Si distinse dal suo successore, Walter Funk, per non aver concesso a Hitler di attingere alla risorse della Banca Centrale per il riarmo e non fu mai nazista. (il riarmo era comunque impedito dal trattato di Versailles). Se fosse riuscito ad imporsi, probabilmente non sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, causata in primis dal riarmo massiccio della Germania, o quanto meno la Guerra sarebbe esplosa come secondo tempo della prima guerra mondiale. Il suo successore, Walter Funk, iscritto al partito Nazional Socialista, fu nominato da Hitler proprio per finanziare il riarmo. Questa è almeno la versione ufficiciale.

Ma è doveroso sentire un’altra campana, quella ebraica che arriva ad esporre questa versione diametralmente opposta dei fatti.

Ma occorre andare indietro di qualche anno per comprendere in cosa esattamente Schacht si sia distinto.

Ma andiamo al punto saliente della storia.A seguito del IV° Trattato di Versailles, al tavolo dei vincitori, presiedeva il presidente della Repubblica Francese Raymond Poincaré, (cugino del grande fisico Henry), il quale pretese con accanimento un enorme risarcimento per danni di guerra causati dai Tedeschi. Presenziò per la Polonia pure il grande pianista Ignacy Paderewski, in qualità di Primo Ministro.

(Nel 1940 egli divenne il capo del Polish National Council, un parlamento polacco in esilio a Londra)

La Germania perse di fatto molti territori, tra cui la Prussia, che fu assegnata alla Polonia. La gravità del risarcimento richiesto alla Germania mise in ginocchio la popolazione che già nel 1923 si ridusse letteralmente alla fame. Si scatenò un’iper-inflazione: per acquistare 1kg di pane occorrevano 6 miliardi di marchi!5bilionen

1 bilione=1000 miliardi!

ipersvalutazioneCon la sopraggiunta crisi del 1929 la situazione peggiorò,corsabanca e le riserve auree della banca centrale si erano prosciugate. Il marco non valeva più niente e i bambini per le strade facevano castelli carte con mazzi di banconote. castellidicarta Hitler allora fece proprie le teorie dello Schacht avocando a sè il potere di emettere moneta, collegandola non più alla parità aurea, ma alla parità della forza-lavoro e della produzione dei beni. Già in passato qualcosa del genere fu attuata da Lincoln negli USA. Questo precedente certamente creò il panico tra le Banche Centrali Europee e d’oltre Uomo_con_carriola_di_soldi_Rep._Weimaroceano, in quanto avrebbe messo a rischio la stabilità monetaria di tutti gli Stati.

Le teorie del dr. Schacht condussero Hitler a creare una nuova moneta: i Mefo Bonds. La novità dell’idea fu quella di estendere su scala nazionale un meccanismo già utilizzato in passato in piccoli centri urbani, atto ad agevolare il flusso monetario ed anzi tassarne il non utilizzo. Si possono ricordare infatti i tentativi compiuti felicemente con Il Miracolo Della Moneta di Wörgl o degli esperimenti ben riusciti a Silvio Gesell consistenti nella circolazione di banconote a scadenza, promulgabile tramite inserzione di opportuni tagliandi a pagamento, che ne ritardavano la scadenza. Questo per obbligare la gente a far circolare la moneta. Certificati di Worgl

Fondamentalmente trattasi di una forma moderna di baratto, in cui è la gente a definire di fatto una parità o con forza-lavoro o con produzione di beni di consumo, senza alcun controllo delle banche centrali, nè alcun riferimento alla parità aurea. Sembrerebbe valida quindi la mia asserzione che, ogni moneta reale, esprima il carattere, gli usi e costumi del popolo che la possiede, e che ne stabilisce il valore. diversamente è calata “dall’alto” o collegata a riferimenti estranei alla vita quotidiana, come la parità aurea, o le politiche finanziarie dei ministeri del Tesoro o le Banche Centrali. Si può arrivare anche al paradosso, e non è certamente il caso del marco del 1933, in cui una moneta forte come ad esempio l’euro, possa essere deprezzata per effetto di una reale mancanza di riferimento ad un valore intrinseco che non sia il cambio ufficiale. L’esigenza di circolazioni di monete complementari è stata recentemente suffragata dal dollaro Liden di Second life , dal Sardex circolante in Sardegna, o precedentemente dal simec di Giacinto Auriti .

Purtroppo questi tentativi, se funzionavano bene in una società ottocentesca, priva delle tossicità finanziarie odierne, oggi appaiono come delle belle catene di S.Antonio, perchè vengono ostacolate dall’ingerenza capillare delle grosse catene di distribuzione, dallo Stesso stato che spesso le vieta, e dai gruppi finanziari, interessati a flussi monetari convenzionali.

Ritornando ai MEFO-BOND, trattavasi di buoni garantiti dallo Stato Tedesco, coi quali veniva pagata una società creata ad arte da Hitler, chiamata “Metallurgische Forschungsgesellschaft”, la quale pagava con questi titoli le industrie belliche, le quali a loro volta potevano pagare con essi i tributi allo Stato, che a sua volta cedeva alla MEFO in cambio degli armamenti. Fu pertanto innescato un ciclo vizioso che però consentì alla Germania di uscire dalla crisi in pochissimi anni.  .

Questa moneta stampata dal governo non aveva come riferimento l’oro, Essenzialmente si trattava di una ricevuta rilasciata in cambio del lavoro e delle opere che venivano consegnate al governo. Hitler diceva:

Per ogni marco che viene stampato, noi abbiamo richiesto l’equivalente di un marco di lavoro svolto o di beni prodotti“.

I lavoratori spendevano poi i certificati in altri beni e servizi, creando lavoro per altre persone. Nell’arco di due anni, il problema della disoccupazione era stato risolto e il Paese si era rimesso in piedi da solo!

La Germania riuscì anche a ripristinare i suoi commerci con l’estero, nonostante le banche estere negassero credito e dovesse fronteggiare un boicottaggio economico internazionale. Ci riuscì utilizzando il sistema del baratto: beni e servizi venivano scambiati direttamente con gli altri paesi, aggirando le banche internazionali.monetizzazione-nazista

Naturale che questi “esperimenti finanziari” venivano gestiti e “accelerati” anche con i metodi delle SA e poi delle SS, ma è proprio questo il punto di non ritorno che fa la differenza tra un comportamento “socialdemocratico” e uno “nazionalsocialista”, ovvero socialista, tant’è vero che si Hitler che Stalin all’inizio si proclamarono “Socialisti”, furono perfetti alleati, anche nello scambiarsi informazioni e tecnologie, tra le quali spiccano le camere a gas e i forni crematori, invenzione che i tedeschi appresero dai sovietici. Entrambi criminali, con la differenza che la storia dei vincitori descrive Hitler come “imbianchino”, mentre era un discreto pittore di nature morte, mentre il soprannominato Stalin come il Piccolo Padre che sterminò scientificamente decine di milioni di morti, più che il suo rivale austriaco.

L’esperimento economico della Germania lasciò alcuni durevoli monumenti al suo processo, come la famosa Autobahn, la prima rete del mondo di autostrade a larga estensione. Di Hjalmar Schacht, che era all’epoca a capo della banca centrale tedesca, viene spesso citato un motto che riassume la versione tedesca del miracolo del “Greenback”. Un banchiere americano gli aveva detto:

Dottor Schacht, lei dovrebbe venire in America. Lì abbiamo un sacco di denaro ed è questo il vero modo di gestire un sistema bancario“. Schacht replicò: “Lei dovrebbe venire a Berlino. Lì non abbiamo denaro. E’ questo il vero modo di gestire un sistema bancario” (John Weitz, Hitler’s Banker Warner Books, 1999).

Nessun paragone da fare  quindi con Walter Funk successore di Schacht, e dichiaratamente al servizio e al volere di Hitler. Questi fu condannato all’ergastolo nel processo di Norimberga, mentre Shacht, già internato dai nazisti in un campo di concentramento, fu assolto e riprese la sua vita nel dopo guerra , sino alla sua morte avvenuta nel 1970.ProcessoNorimberga

Oggi l’Europa è schiava dell’Art. 123 del Trattato di Lisbona, 123lisbonache proibisce alla Banca Centrale di prestare moneta agli Stati, ma di farlo esclusivamente alle banche private, con l’eccezione di eventuali banche statali, che potrebbero attingere al credito della Banca Centrale al T.U.S. La Germania ne è provvista. l’Italia naturalmente no!

In un mondo attuale, totalmente diverso dal passato, in cui, globalizzazione dei mercati e dei flussi finanziari attanagliano l’economia locale, è molto difficile fare marcia indietro, ma occorrono “menti veloci” che battano sul tempo le mosse degli “alleati avversari”.

Penso adesso di iniziare a fornire qualche riferimento sulla crisi finanziaria polacca, la vera nazione sorella dell’Italia, venuta in guerra in nostro soccorso svariate volte.

Unico caso al mondo in cui i reciproci inni nazionali si citino reciprocamente!

Ma ancora i Copia/Incolla non sono arrivati a notarlo, come non ancora riflettono che la Polonia, pur non essendo entrata nell’euro ed avendo una moneta forte lo zloty o PLN, inizia a trovarsi lo stesso nei guai.  Basterebbe iniziare a osservare cosa scriva Mariusz Max Kolonko.

 

 

 


27. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: Bibblioteche, pseudo-economia | Tags: , | Commenti disabilitati su -2 A proposito del dr. Hjalmar Schacht

-1- Riflessioni su Baratto e Moneta, senza Copia/Incolla

Non sono un economista nè tanto meno vorrei apparirlo. Sono semplicemente un ingegnere che da 40 anni  è amante della Fisica-Matematica e delle sue applicazioni.

Utilizzo il web per ideare nuovi tipi di calcoli e possibilmente mostrarli gratuitamente a studenti di tutte le età, a iniziare dal Teorema di Pitagora, per finire alla programmazione analogica di meccanismi dinamici progettati in SVG grafica vettoriale scalabile, il tutto condito con spirito da autodidatta purtroppo sempre in rotta di collisione con gli atteggiamenti ufficiali del mondo accademico nostrano..

Devo il perseguimento della laurea ad un fisico-matematico d.o.c. , tal Placido Cicala, che, avendo attributi inoppugnabili, mise a tacere i miei relatori che sostenevano che la mia tesi di laurea fosse sbagliata e che in quella sede smisero di sorridere con tenerezza..fotoLaureaPolito.

Quindi qui solo alcune riflessioni spontanee, “rivestite da un pò di deformazione professionale”, senza alcuna pretesa di sostituirmi agli specialisti del ramo, ma in un momento storico di enorme confusione e instabilità, sorge anche sponteneo l’esigenza di concretizzare qualche idea, ma SOLO  PRIMA di un’approfondita ANAMNESI!

Detesto però il “Copia/Incolla” che caratterizza l’approccio culturale di questa civiltà, preferendo perseguire un approccio di tipo “etico”.. il solo che possa condurre al cosiddetto “Governo Etico” attraverso un’ “etica dell’informazione”

E’ interessante allora osservare che quasi sempre gli economisti non possiedono sufficienti nozioni di fisica-matematica per spostare il loro punto di osservazione in un sistema di riferimento più severo.

Al contrario però la storia insegna quanto l’azione dei matematici sia caduca e pericolosa in quanto i matematici cavalcano le leggi della logica, mentre la saggezza è una categoria mentale che trascende ogni logica ma che spesso, (non sempre) conduce a modelli di pensiero più affini a quelli dei governanti e dei grandi finanzieri.

A volte la matematica e la fisica forniscono gratuitamente modelli di pensiero alternativi, con cui è possibile rivedere certi concetti ed alcune certezze.

Questo del resto fece A. Einstein che, col suo “laboratorio mentale” si limitò, proprio a detta sua, a compiere “esperimenti mentali”, dal momento che le uniche sue attrezzature erano carta e matita.

Così nacque la teoria della Relatività Speciale e soltanto dopo molti anni l’umanità, riuscendo ad approntare veri laboratori fisici, operò esperimenti scientifici per poter provare la teoria  di Einstein.

Non mi dilungo perchè questa è storia acclarata.

Vorrei solo ricordare che, prima di Einstein, tutto il  mondo accademico accreditato tentava erroneamente di risolvere alcuni problemi fisici, immaginando la presenza dell’etere cosmico, o fattori ben più fuorvianti.

Einstein ricondusse le cose, eliminando concetti inutili come appunto l’etere cosmico e indicando nuovi punti di vista, che non aggiungevano nè toglievano nulla alla realtà dell’Universo.

Ritengo allora che quest’atteggiamento, preso a prestito dalla fisica-matematica, non sia da dimenticare e, quanto meno, si debba tentare sempre di applicarlo in ogni scibile del sapere.

Alcune discipline applicative sono suscettive di essere rappresentate da modelli mentali abbastanza semplici, giacchè invocano processi mentali di tipo “lineare” o quasi: in questi casi vige il “principio di sovrapposizione degli effetti“, sia in termini infinitesimi che finiti.

Altre discipline invece non seguono comportamenti lineari, in quanto la loro genesi risiede in strutture fisiche, o in generale antropiche, difficilmente riconducibili ad uno schema che indichi un processo causale (del tipo: causa-effetto), quindi non è possibile applicare il principio di sovrapposizione degli effetti, se non che in termini infinitesimi, laddove tra l’altro ciò diventi utile, ossia solo in presenza di equazioni differenziali!

Per fare un paio di esempi, potrei citare la Metereologia come scienza di previsione di eventi metereologici, e le Scienze Economiche che cercano in fin dei conti (ma non solo questo) di produrre previsioni su particolari parametri economico-finanziari.

Se la metereologia ha fatto passi da giganti, si deve al fatto che oggi si sono sviluppate attrezzature di calcolo incredibilmente potenti (quali i calcolatori paralleli superveloci ecc..), e soprattutto strumenti di lettura dati estremamente efficienti (quali i satelliti geo-stazionari, ecc..)

Con queste attrezzature, è stato possibile via via modificare e correggere i modelli matematici atti a rappresentare il fenomeno dinamicamente.

Il salto di qualità, rispetto al passato, è quello di aver trodotto modelli che usufruiscono di “sistemi retroazionati“.

Tali sistemi, sinteticamente consistono nel rilevare un dato, elaborarlo e fornire un risultato, che però, successivamente possa essere ricorretto e da un successivo dato.

Con questo criterio sono stati progettati, ad esempio, i piloti automatici degli aerei.

In meterologia, salvo eccezioni, gli oggetti da studiare, elaborare e comprendere fortunatamente son per lo più abbastanza chiari: piogge, vento, fulmini, cicloni, ecc..

Naturalmente è poi invece difficilissimo prevederli e seguirne l’evoluzione, sol perchè essi sono fortemente condizionati da un grado di entalpia molto elevato e da un numero indescrivibile di fattori esterni che possono produrli, oltre ai più significativi quali:

rotazione terrestre, inclinazione terrestre, orografia, mareografia, temperratura, grado di inquinamento, ecc..

Nelle Scienze Economiche (in senso lato, incluse quelle finanziarie), la tentazione di affidarsi al principio di analogia è forte, giacchè con questo principio si prendono a prestito modelli matematici che bene rappresentano altri fenomeni. Ricordo uno per tutti il caso dell’analogia tra i fenomeni elettromagnetici e quelli fluidodinamici. Grazie a questa analogia, l’ungherese  l’ing. Theodore von Kármán, riuscì a capire perchè un aereo in volo riuscisse a sostentarsi in aria, giacchè, prima delle sue equazioni, si costruivano (e spesso cadevano) gli aerei, senza capire perchè stessero in aria senza cadere.

Le equazioni della fluidodinamica sono assolutamente identiche a quelle dell’elettromagnetismo: campo magnetico corrisponde a moto vorticoso del fluido, campo elettrico corrisponde alle correnti lineari di fluido, e forza elettromotrice corrisponde alla portanza alare! (famosa regola della mano destra).

Prima dei suoi studi, si costruivano aerei con ali piatte, ritenendo che questi piatti fossero la sola causa del sostentamento. profiloalareSolo grazie al von Kármán si comprese che la portanza alare era un fenomeno del tutto accidentale con le ali piatte, e si iniziarono a costruire ali con profilo alare a forma di goccia allungata, che induceva la formazione di un vortice attorno al profilo, qualora venisse investito da una corrente frontale di aria. E’ proprio quello che succede negli aerei: è solo il vortice che permette il sostentamento dell’aereo!

Da qui sorse la sicurezza che, per analogia, dovesse essersi provata l’esistenza dell’etere cosmico. Ma Einstein dimostrò che esso è irrilevante, col pudore di omettere di dire che esso non esiste!

Altra sorte ebbero invece le applicazioni elettromagnetiche: Maxwell le definì prima ancora che potessero servire a qualcosa, e solo dopo molti anni Marconi invenò la Radio senza conoscere queste equazioni. Solo successivamente si comprese che i fenomeni di trasmissione di onde-radio erano sorretti dalle soluzioni delle equazioni di Maxwell.

Ritornando al discorso delle “Scienze Economiche”, la costruzione di modelli matematici utilizzando il principio di analogia e quello di sovrapposizione degli effetti, lascia il tempo che trova, per una duplice serie di motivi:

-1) gli oggetti di studio non sono oggetti fisici della Natura, ma oggetti antropici, creati e definiti dall’uomo;

-2) Non è possibile seguire passo-passo il nesso di causalità tra la miriade di questi oggetti ed i loro effetti, che oltretutto godono fortemente di attitudine alla retroazione.

Un eventuale modello fisico-matematico funzionante dovrebbe quindi emulare un sistema fisico fortemente non lineare e solo con l’uso di parametri statistici, atti a ridurre l’enorme numero di oggetti di studio.

Ma quali sono questi oggetti di studio?

Direi prima di tutto: l’oggetto “Uomo” con tutta la sua storia e le sue implcazioni.

Limitandosi ad utilizzare solo l’oggetto-uomo, occorrerebbe ricostruire la geodetica spazio-temporale di tutti gli uomini e della loro storia personale, il chè condurrebbe ad un film di durata identica a quella della civiltà umana, perdendo ogni significato previsionale.

A parte questa boutade paradossale, il mondo dell’Economia è stato studiato con un approccio statistico-probabilistico, consistente nell’eleggere oggetti astratti col “vincolo di mandato” nei riguardi dei propri elettori! (= tutti gli oggetti presenti nel modello).

Mi riferisco ad oggetti astratti quali: baratto, moneta, cambio, tasso, PIL, ecc.

Esattamente come in politica, la storia insegna come questi “oggetti astratti” siano stati coniati dall’uomo esclusivamente per acquisire esemplificazioni mentali, atte a definire e riprodurre scientificamente frammenti di processi comportamentali di tipo economico e finanziario e quindi politico.

Basterebbe concentrarsi sul significato del primo di questi oggetti: il “Baratto”, con la cui codifica l’uomo ha inteso razionalizzare e schematizzare i primitivi comportamenti di scambio di materie prime e di forza-lavoro, al fine di garantire una miglior sopravvivenza.

Il passo successivo fu la creazione della “Moneta”, associata alla parità e convertibilità in beni o servizi di acclarato valore speciale universalmente riconosciuto, quali i metalli preziosi, o conchiglie, ecc..

La differenza sostanziale tra “Baratto” e “Moneta” consiste che il primo oggetto è fondamentalmente libero da qualsiasi Autorità riconosciuta precostituita, mentre il secondo presuppone un’Autorità universalmente riconosciuta che lo possa imporre e garantire.

Sulla genesi e la ratio di questi “oggetti” troppo si è scritto, basterebbe riferirsi anche semplicisticamente a quanto riportato dall’enciclopedia Treccani.

La storia tra l’altro illustra bene questi due oggetti e, con riferimento alla Moneta, interessante è vedere come essa nel passato sia stata accolta nelle transazioni commerciali, grazie alle 3 sue caratteristiche fondamentali:

– Parità aurea;

– Convertibilità effettiva; (potere di acquisto)

– Affidabilità dell’autorità che batte la moneta. (cambio e emissioni di titoli del Tesoro)

La Storia insegna infatti che, nei momenti difficili di crisi finanziarie,se un’autorità che batte moneta, (semplicisticamente si direbbe: uno Stato) gode di un grado di sufficiente affidabilità, per (merito o per necessità,!) la tendenza a ridurre la parità e proclamare la convertibilità è stata molto alta.

La storia insegna anche che la gente fu indotta a “saggiare le monete” con il solito piccolo morso!, dal momento che facile fu la tendenza a ridurre o falsificare la quantità di metallo.

L’apoteosi di questa fase è circoscrivibile nell’invenzione della Banco-nota, oggetto privo di parità intrinseca, in cui la convertibilità in oro viene effettuata, solo a richiesta, dalla Banca Centrale che la ha emessa.500lire (Nota: la Repubblica Italiana, come Stato, emise solo le 500 lire di carta; tutte le altre banco-note

furono emesse dalla Banca d’Italia, con  decreto governativo).

In un mondo attuale, sempre più finanziariamente inaffidabile, si è giunti a monete che hanno perduto la parità aurea, ma che godono solo del grado di fiducia che il portatore presta allo Stato emittente: come esempio si potrebbe riportare lo Stato della California, tecnicamente fallito, i cui R.A.N.sono comunque apprezzati.

Tutti questi discorsi sono ormai praticati da specialisti e dilettanti e a volte il “copia/incolla” è di casa.

Onestà mentale però vorrebbe che di veri economisti, almeno il nostro Paese al governo ne ha avuti forse solo uno o due: il prof. L. Einaudi, docente di mio padre al Politecnico di Torino, e qualcun altro di cui mi sfugge il nome.

E ancora: che un conto è essere filosofi o matematici e un altro conto è essere professori di filosofia o di matematica..

Per esimermi da quest’ultimo nobile esercizio del “Copia/Incolla”, a me però molto ostico,  posso solo cercare di evidenziare qualche congettura, non alternativa!, ma quanto meno integrativa che sicuro fa sorridere di tenerezza gli accademici, ma sia la storia che la scienza sono saturi di questi sorrisi, anche in presenza della coscienza di essere tra gli ultimi nella classifica mondiale delle università. cassifica_univQualora però volessi indicare a qualche improbabile mio lettore la veridicità di una congettura, dovrei quanto meno indicarne le basi logiche e storiche, soprattutto quelle storiche, giacchè spesso la storia è stata scritta ancora con un “copia/incolla“, operato con penna e calamaio, prima ancora che con i tasto Ctrl-C e Ctr-V .

Ritengo allora che ogni ragionamento, relativo alla storia recente dei fatti riguardanti avvenimenti e processi di tipo economico e finanziario, debba essere preceduto da un’attenta lettura dei quattro trattati di Versailles , in particolare dell’ultimo.

Ritengo infatti che a tutt’oggi le attuali realtà economico-finanziarie mantengano invisibili ma salde radici su situazioni generate da questi quattro trattati.

Gli specialisti infatti a volte ignorano alcuni fatti storici: ne cito solo tre:

– Storia del dissesto finanziario dello Stato Sabaudo e vendita dei Beni Ecclesiastici, a far data precedente al trattato di Utrecht sino ai tempi di Napoleone I°;

-Politica del Vicerè Borbonico Principe Antonino Lucchesi Palli di Palermo, antenato di mia nonna materna,A_L_P nobile figura illustre, precursore nel diritto e nelle politiche dei LL.PP., due volte Viceré, fondatore della Banca di Sicilia, ideatore dei titoli del debito pubblico nello Stato Borbonico, con cui riuscì per primo a lanciare una reale campagna di costruzioni di opere pubbliche finanziate dai sudditi. A proposito, (direi: “a fagiuolo”) di monete, famoso fu l’intervento del nonno omonimo, Principe Antonino Lucchesi Palli, in occasione della famosa causa da lui intentata contro i falsari della zecca reale, citato nell’Enciclopadia Treccani.

– Infine tutta la sconcertante storia del misconosciuto dottor Hjalmar Schacht, banchiere ebreo insignito da Hitler col titolo di “ariano ad honorem”, inquisito a Norimberga e poi prosciolto senza nessuna ombra.hjalmar-schacht

Oggi con la presenza del Web, chiunque voglia iniziare a istruirsi lo può fare.

non sarò quindi io a caricarmi di questo peso.

La genesi delle ultime due guerre mondiali deriva dalla disfatta di Sedan in cui, al fatidico “Napoléon, cedant Sédan, ceda ses dents”, i Francesi si caricarono di senso di odio e di rivalsa nei confronti dei Tedeschi, inducendo il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré ad essere inflessibile al tavolo dei vincitori al 4° congresso di Versailles.

(Raymond era cugino del grande matematico Henry Poincaré, sicuramente non interpellato!)

la mia semplice congettura allora è questa: Ogni moneta, oltre che degli attributi su menzionati, gode di un attributo speciale: la mentalità del popolo che la spende”!

Al di là di tutte le giuste analisi reali o realistiche segnalate in abbondanza da accademici, specialisti, giornalisti, giornalai e comici teatrali, resta ad esempio. il fatto che l’errore principale nei riguardi dell’introduzione dell’euro consiste nell’aver forzosamente preteso che popoli diversi utilizzassero la stessa moneta, dimenticando che la moneta, oltre che essere stampata, prestata, e gestita dalla Banca Centrale, su indicazione dei vari Club finanziari che controllerebbero il mondo, rappresenta stili di vita, rispetto di valori e comportamenti mentali che differiscono da popolo a popolo, quali ad esempio quello tedesco e quello italiano.

Non a caso è possibile umilmente osservare come la vita in Germania costi notevolmente meno che in Italia, in presenza ancora di differenze salariali colossali tra i due paesi.

Questa, più che una congettura, è una constatazione di fatti!

Una mia unica considerazione è che se si è creato il Mercato Comune Europeo, la Moneta Unica, gli Euro-Codici ecc, nulla si è ancora fatto per unire in qualche modo gli usi e i costumi dei popoli europei.

Già al tema di italiano dell’esame di stato di maturità classica, nel 1969 fu lodata dai commissari esaminatori questa mia inguenua frase:

Europa si farà, unificando i programmi delle materie fondamentali delle scuole primarie e secondarie, lasciando libertà per alcune materie supplementari”.

risultato: dopo 45 anni, la nostra scuola è ultima in classifica europea, la nostra università è tra le ultime nelle classifiche mondiali.

Solo il rullo-compressore delle multinazionali delle distribuzione alimentare e culturale è riuscito nell’intento di nutrirci con spazzatura di beni di consumo e di informazione di terza mano. In conclusione, prima di avanzare nuove ipotesi a sostegno di nuovi modelli fisico-mateci atti a descrivere gli attuali comportamenti di natura economico-finanziaria, è bene ricostruire genesi, ratio e jus degli “concetti-primitivi” che qui ho ricondotto al termine di “oggetti astratti”.

Oggi infatti, a buon mercato, è possibile usufruire dei sorprendenti risultati  della programmazione ad Oggetti gestita con i moderni linguaggi di programmazione. Se nella sfera matematica un oggetto rivestiva carattere esclusivamente algebrico, oggi ad un oggetto è possibile associare qualunque attributo di qualunque natura, fissarne le interazioni con gli altri oggetti e far vivere di vita propria sistemi matematici, atti a fare previsioni comportamentali, al di là delle definizioni algebriche. Questi nuovi strumenti consentirebbero di  ricostruire la struttura degli oggetti astratti e di simularne l’esistenza in un dominio di definizione, privo di vincoli e condizioni precostituite. Insomma è il passo successivo dei simulatori, esempio per tutti il gioco automatico degli scacchi, la cui interferenza della mentalità del campione di scacchi di riferimento è sempre immanente nell’algoritmo del simulatore.

 

26. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: pseudo-economia | Tags: | 1 comment

IMPARIAMO A CONSULTARE GLI EBOOK GRATIS

Forse l’unico manoscritto dell’antica Roma pervenutoci integro è il De Architectura di Vitrurius, in 10 volumi, scritto in onore di Augusto.

Google ne mette a disposizione gli ebook gratis.

Ecco la traduzione in lingua italiana

e l’originale in lingua latina

24. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: Architettura, lingua latina | Tags: | Commenti disabilitati su IMPARIAMO A CONSULTARE GLI EBOOK GRATIS

SUONI PROVENIENTI DALLO SPAZIO

Dallo spazio arrivano suoni che possono apparire prodotti da intelligenze aliene.

No: solo il moto di satelliti, di pianeti ed altri corpi celesti.

Ma è una sinfonia!

24. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: fisica | Tags: | Commenti disabilitati su SUONI PROVENIENTI DALLO SPAZIO

Simulazione degli effetti di un grande terremoto

Ecco una simulazione del terremoto di magnitudo 7.7 per effetto della rottura della faglia di Sant’Andrea ottenuta usando un supercomputer

24. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: Sismica | Tags: | Commenti disabilitati su Simulazione degli effetti di un grande terremoto

PER GLI AMANTI DELLA CULTURA SCIENTIFICA, QUANTO DI MEGLIO SI PUO’ PENSARE E’ QUI!

Oltre che sorprendente per l’aspetto moderno ed attuale, leggere i testi scritti direttamente dagli autori o gli inventori del tempo è assolutamente necessario ed utile per capire a fondo l’argomento da loro affrontato e risolto.

Questo vale senza dubbio per i trattati di matematica e di geometria, materie queste che non possono essere corrose dal tempo.

Quanto di meglio sia riuscito a trovare è in questo sito, utilissimo per ricerche di testi scientifici a partire dal 1800 in avanti.

Cito a caso:

Disquisitiones circa superficies curvas di Carl Friedrich Gauss  – 1828

Lezioni sulle funzioni delle linee,  di Vito Volterra (1913);

Antica e moderna geometria delle coniche di C.Taylor (1881);

Lezioni sulla teoria delle superficie del dottor Ricci Curbastro (1898)

Allievo padovano mistrattato dal grande matematico Bianchi, Ricci-Curbastro  fu l’inventore umile e geniale del calcolo differenziale assoluto, oggi detto: calcolo tensoriale, stampella questa assolutamente necessaria a reggere la teoria della Relatività, senza la quale  A. Einstein non avrebbe potuto concludere in forma chiusa le sue equazioni.Prof-Gregorio-Ricci-Curbastro-1853-1925

Di quest’uomo umile ma eccezionale, quanto sono disposte le nostre Università a prendere in considerazione i suoi scritti?

Ovvio che oggi nelle università italiane si  insegna e si apprende in modo diverso: ma con quale maggior rendimento intellettuale?

23. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: Bibblioteche, Matematica | Tags: | Commenti disabilitati su PER GLI AMANTI DELLA CULTURA SCIENTIFICA, QUANTO DI MEGLIO SI PUO’ PENSARE E’ QUI!

EDIZIONI RARE

E’ molto istruttivo rifarsi direttamente ai manoscritti degli scienziati e letterati del passato, piuttosto che alle interpretazioni moderniste di ricercatori, storici e docenti di oggi.

A volte, per imparare, è più facile ripercorrere il pensiero dai pensatori del passato, tracciato faticosamente e con mille ripensamenti e sofferenze, che però ha il vantaggio di condurre esattamente al vero traguardo conquistato da quell’autore.

E’ allora triste concludere che poco o nulla è disponibile gratuitamente in rete, mentre in Svizzera è possibile accedere alle edizioni rare, in:

                            http://www.e-rara.ch/

Per esempio:   la teoria delle equazioni del Ruffini, 1799

            o ancora le opere di Xenofonte stampate nel 1561

Dando un’occhiata ai siti Vaticani, nulla è consultabile on-line.

Che dire?.. Di fiscali ci sono paradisi e paradisi. Qualcuno di essi almeno si redime mettendo in rete gioielli della cultura.

 

22. Luglio 2014 by renatocappellani
Categories: Bibblioteche | Tags: | Commenti disabilitati su EDIZIONI RARE

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