-2 A proposito del dr. Hjalmar Schacht

Voglio parlare di quest’uomo, perchè ritengo sia la chiave per comprendere tante cose. Non intendo, non sono e non posso parlare da economista, hjalmar_schachtma si può essere in grado di fare una ricerca storica nei documenti più accreditati, o quanto meno nelle enciclopedie più serie, tra le quali spicca l’ Encyclopaedia Britannica  quanto meno per evitare di osservare il perenne copia/incolla che caratterizza questa civiltà moderna.Britannica

L’uomo fu descritto in America così:

hjalmar-schacht The gestation of the Bretton Woods conference, as the long-serving US diplomat Dean Acheson put it, “about doubled that of elephants”. It arose in the minds of two men of different temper and background but equal brilliance and arrogance: the British economist John Maynard Keynes and Harry Dexter White of the US Treasury. At their backs, like a ghost, was the German banker who served the Nazis till he fell out with Hitler in 1938: Hjalmar Schacht.” Ma non basta per capire la valenza di quest’uomo, e l’importanza del suo ruolo nella risorsa della Germania.

Magari più utile è leggere la sua autobiografiaautobiografia_Schacht:                                                               e accedere a qualche testo ufficiale accreditato:

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Ho voluto citare apposta la storia del vincitore Encyclopaedia Britannica, nei confronti di un perdente appartenente alla Germania nazista, pur egli non nazista. Inoltre gli Inglesi notoriamente possiedono il dono di scrivere la storia con sufficiente autocritica. Diversamente da noi, potremmo divertirci già a vedere la differenza di comportamento, osservando le varie edizioni dell’Enciclopedia Italiana Treccani:

Edizione 1938: (Il regime fascista omette il licenziamento in tronco voluto da Hitler, o è una pura coincidenza di date tra il licenziamento e l’uscita dell’appendice?)SCHACHT_38

Edizione 1949:

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Edizione attuale on-line (2014):

SCHACHT_online

Mi eserciterò adesso io in un “copia/incolla”, però come dico io: l’improbabile lettore dovrà essere messo in grado di capire se quello che riproduco è vero, verosimile o falso.

Hjalmar Schacht, dopo l’attentato ad Hitler, fu deportato in un campo di concentramento. Completamente scagionato al processo di Norimberga, contribuì da economista alla ricostruzione della Germania e istituì una sua banca privata. Si distinse dal suo successore, Walter Funk, per non aver concesso a Hitler di attingere alla risorse della Banca Centrale per il riarmo e non fu mai nazista. (il riarmo era comunque impedito dal trattato di Versailles). Se fosse riuscito ad imporsi, probabilmente non sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, causata in primis dal riarmo massiccio della Germania, o quanto meno la Guerra sarebbe esplosa come secondo tempo della prima guerra mondiale. Il suo successore, Walter Funk, iscritto al partito Nazional Socialista, fu nominato da Hitler proprio per finanziare il riarmo. Questa è almeno la versione ufficiciale.

Ma è doveroso sentire un’altra campana, quella ebraica che arriva ad esporre questa versione diametralmente opposta dei fatti.

Ma occorre andare indietro di qualche anno per comprendere in cosa esattamente Schacht si sia distinto.

Ma andiamo al punto saliente della storia.A seguito del IV° Trattato di Versailles, al tavolo dei vincitori, presiedeva il presidente della Repubblica Francese Raymond Poincaré, (cugino del grande fisico Henry), il quale pretese con accanimento un enorme risarcimento per danni di guerra causati dai Tedeschi. Presenziò per la Polonia pure il grande pianista Ignacy Paderewski, in qualità di Primo Ministro.

(Nel 1940 egli divenne il capo del Polish National Council, un parlamento polacco in esilio a Londra)

La Germania perse di fatto molti territori, tra cui la Prussia, che fu assegnata alla Polonia. La gravità del risarcimento richiesto alla Germania mise in ginocchio la popolazione che già nel 1923 si ridusse letteralmente alla fame. Si scatenò un’iper-inflazione: per acquistare 1kg di pane occorrevano 6 miliardi di marchi!5bilionen

1 bilione=1000 miliardi!

ipersvalutazioneCon la sopraggiunta crisi del 1929 la situazione peggiorò,corsabanca e le riserve auree della banca centrale si erano prosciugate. Il marco non valeva più niente e i bambini per le strade facevano castelli carte con mazzi di banconote. castellidicarta Hitler allora fece proprie le teorie dello Schacht avocando a sè il potere di emettere moneta, collegandola non più alla parità aurea, ma alla parità della forza-lavoro e della produzione dei beni. Già in passato qualcosa del genere fu attuata da Lincoln negli USA. Questo precedente certamente creò il panico tra le Banche Centrali Europee e d’oltre Uomo_con_carriola_di_soldi_Rep._Weimaroceano, in quanto avrebbe messo a rischio la stabilità monetaria di tutti gli Stati.

Le teorie del dr. Schacht condussero Hitler a creare una nuova moneta: i Mefo Bonds. La novità dell’idea fu quella di estendere su scala nazionale un meccanismo già utilizzato in passato in piccoli centri urbani, atto ad agevolare il flusso monetario ed anzi tassarne il non utilizzo. Si possono ricordare infatti i tentativi compiuti felicemente con Il Miracolo Della Moneta di Wörgl o degli esperimenti ben riusciti a Silvio Gesell consistenti nella circolazione di banconote a scadenza, promulgabile tramite inserzione di opportuni tagliandi a pagamento, che ne ritardavano la scadenza. Questo per obbligare la gente a far circolare la moneta. Certificati di Worgl

Fondamentalmente trattasi di una forma moderna di baratto, in cui è la gente a definire di fatto una parità o con forza-lavoro o con produzione di beni di consumo, senza alcun controllo delle banche centrali, nè alcun riferimento alla parità aurea. Sembrerebbe valida quindi la mia asserzione che, ogni moneta reale, esprima il carattere, gli usi e costumi del popolo che la possiede, e che ne stabilisce il valore. diversamente è calata “dall’alto” o collegata a riferimenti estranei alla vita quotidiana, come la parità aurea, o le politiche finanziarie dei ministeri del Tesoro o le Banche Centrali. Si può arrivare anche al paradosso, e non è certamente il caso del marco del 1933, in cui una moneta forte come ad esempio l’euro, possa essere deprezzata per effetto di una reale mancanza di riferimento ad un valore intrinseco che non sia il cambio ufficiale. L’esigenza di circolazioni di monete complementari è stata recentemente suffragata dal dollaro Liden di Second life , dal Sardex circolante in Sardegna, o precedentemente dal simec di Giacinto Auriti .

Purtroppo questi tentativi, se funzionavano bene in una società ottocentesca, priva delle tossicità finanziarie odierne, oggi appaiono come delle belle catene di S.Antonio, perchè vengono ostacolate dall’ingerenza capillare delle grosse catene di distribuzione, dallo Stesso stato che spesso le vieta, e dai gruppi finanziari, interessati a flussi monetari convenzionali.

Ritornando ai MEFO-BOND, trattavasi di buoni garantiti dallo Stato Tedesco, coi quali veniva pagata una società creata ad arte da Hitler, chiamata “Metallurgische Forschungsgesellschaft”, la quale pagava con questi titoli le industrie belliche, le quali a loro volta potevano pagare con essi i tributi allo Stato, che a sua volta cedeva alla MEFO in cambio degli armamenti. Fu pertanto innescato un ciclo vizioso che però consentì alla Germania di uscire dalla crisi in pochissimi anni.  .

Questa moneta stampata dal governo non aveva come riferimento l’oro, Essenzialmente si trattava di una ricevuta rilasciata in cambio del lavoro e delle opere che venivano consegnate al governo. Hitler diceva:

Per ogni marco che viene stampato, noi abbiamo richiesto l’equivalente di un marco di lavoro svolto o di beni prodotti“.

I lavoratori spendevano poi i certificati in altri beni e servizi, creando lavoro per altre persone. Nell’arco di due anni, il problema della disoccupazione era stato risolto e il Paese si era rimesso in piedi da solo!

La Germania riuscì anche a ripristinare i suoi commerci con l’estero, nonostante le banche estere negassero credito e dovesse fronteggiare un boicottaggio economico internazionale. Ci riuscì utilizzando il sistema del baratto: beni e servizi venivano scambiati direttamente con gli altri paesi, aggirando le banche internazionali.monetizzazione-nazista

Naturale che questi “esperimenti finanziari” venivano gestiti e “accelerati” anche con i metodi delle SA e poi delle SS, ma è proprio questo il punto di non ritorno che fa la differenza tra un comportamento “socialdemocratico” e uno “nazionalsocialista”, ovvero socialista, tant’è vero che si Hitler che Stalin all’inizio si proclamarono “Socialisti”, furono perfetti alleati, anche nello scambiarsi informazioni e tecnologie, tra le quali spiccano le camere a gas e i forni crematori, invenzione che i tedeschi appresero dai sovietici. Entrambi criminali, con la differenza che la storia dei vincitori descrive Hitler come “imbianchino”, mentre era un discreto pittore di nature morte, mentre il soprannominato Stalin come il Piccolo Padre che sterminò scientificamente decine di milioni di morti, più che il suo rivale austriaco.

L’esperimento economico della Germania lasciò alcuni durevoli monumenti al suo processo, come la famosa Autobahn, la prima rete del mondo di autostrade a larga estensione. Di Hjalmar Schacht, che era all’epoca a capo della banca centrale tedesca, viene spesso citato un motto che riassume la versione tedesca del miracolo del “Greenback”. Un banchiere americano gli aveva detto:

Dottor Schacht, lei dovrebbe venire in America. Lì abbiamo un sacco di denaro ed è questo il vero modo di gestire un sistema bancario“. Schacht replicò: “Lei dovrebbe venire a Berlino. Lì non abbiamo denaro. E’ questo il vero modo di gestire un sistema bancario” (John Weitz, Hitler’s Banker Warner Books, 1999).

Nessun paragone da fare  quindi con Walter Funk successore di Schacht, e dichiaratamente al servizio e al volere di Hitler. Questi fu condannato all’ergastolo nel processo di Norimberga, mentre Shacht, già internato dai nazisti in un campo di concentramento, fu assolto e riprese la sua vita nel dopo guerra , sino alla sua morte avvenuta nel 1970.ProcessoNorimberga

Oggi l’Europa è schiava dell’Art. 123 del Trattato di Lisbona, 123lisbonache proibisce alla Banca Centrale di prestare moneta agli Stati, ma di farlo esclusivamente alle banche private, con l’eccezione di eventuali banche statali, che potrebbero attingere al credito della Banca Centrale al T.U.S. La Germania ne è provvista. l’Italia naturalmente no!

In un mondo attuale, totalmente diverso dal passato, in cui, globalizzazione dei mercati e dei flussi finanziari attanagliano l’economia locale, è molto difficile fare marcia indietro, ma occorrono “menti veloci” che battano sul tempo le mosse degli “alleati avversari”.

Penso adesso di iniziare a fornire qualche riferimento sulla crisi finanziaria polacca, la vera nazione sorella dell’Italia, venuta in guerra in nostro soccorso svariate volte.

Unico caso al mondo in cui i reciproci inni nazionali si citino reciprocamente!

Ma ancora i Copia/Incolla non sono arrivati a notarlo, come non ancora riflettono che la Polonia, pur non essendo entrata nell’euro ed avendo una moneta forte lo zloty o PLN, inizia a trovarsi lo stesso nei guai.  Basterebbe iniziare a osservare cosa scriva Mariusz Max Kolonko.

 

 

 


27. Luglio 2014 by renatocappellani
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